lunedì 14 dicembre 2015

GIORNO 90/91: viaggio al nord

Ore 8 rwandesi (9.15 svizzere ;) ) carichiamo l'auto e partiamo con Consuelo e suo marito in direzione di Musanze e poi Gisegny. Fa già molto caldo a Kigali ma appena iniziamo a salire la temperatura si abbassa. Il paesaggio assomiglia molto a quello svizzero: montagne abbastanza alte, abeti, pini e molti sassi. La strada è bella ma è un continuo sali e scendi dalle colline. È incredibile come in un'ora di macchina ciò che si vede cambi di così tanto: ci sono molte più colline e sono molto più alte, le case sono diverse e le piantagioni sono sopratutto di carote (montagne di carote) e fagiolini. A metà strada ci fermiamo in uno degli autogrill rwandesi dove si può mangiare brochette di capra, patate, mais alla griglia e bigné. Dopo esserci rifocillati riprendiamo l'auto e continuiamo il nostro viaggio. Il panorama continua a cambiare e la temperatura a scendere...in questa regione non si trovano molti memoriali poiché è la regione dove viveva il presidente Habarimana, morto nell'attentato aereo del 1994. Essendo lui hutu la maggioranza della popolazione era anch'essa hutu e quindi questa zona non è stata molto colpita dal genocidio.
Un'altra particolarità di queste terre è la quantità di pecore che si vedono...rare nelle altre regioni del Rwanda. Chiediamo ad Alain (il marito di Consuelo) per cosa le allevano: non utilizzando la lana e non usano il loro latte, a volte le mangiano. In pratica le allevano più come "tagliaerba".
Dopo circa 4 ore di viaggio iniziamo ad intravvedere, oltre le nuvole, i vulcani. Siamo arrivati a Musanza. Questa è la cittadina dei vulcani ovvero 15 minuti da qui partono tutti i tour relativi ai vulcani. A Musanza incontriamo Alberto, un italiano di 40 anni che vive in Rwanda da 9 anni. È arrivato qui grazie ad un'ONG italiana che si occupa di ragazzi di strada e una volta finito il suo "mandato" di volontario ha deciso di restare. Per mantenersi ha fatto molte cose, come aperto due macellerie poi chiuse, un ristorante ma ora il suo grande progetto è un piccolissimo ostello di quattro camere che inaugurerà sabato. Ci mostra le camere e rimaniamo subito colpiti dall'arredamento in stile italiano e molto bello! Le camere sono molto spaziose e il bagno sembra uno europeo con doccia, tenda e acqua calda!!!! In più c'è una piccola cucinina e un piccolo salottino anessi ad ogni camera...un sogno. Dopo aver depositato le nostre cose ripartiamo, in ritardo sulla tabella di marcia, in direzione di Gisegny. Sulla strada incontriamo il solito rwandese imbranato che non sa come guidare in discesa e che ci rallenta un po' ma una volta arrivati il panorama ripaga il lungo viaggio. Gisegny si trova sul lago Kivu ed è uno dei pochi posti in Rwanda dove si possono trovare delle spiagge. Purtroppo il tempo non ci permette di fare il bagno ne di prendere il sole...non possiamo essere sempre fortunate :P
Prima di andare a pranzo andiamo a salutare i parenti di Alain che hanno una bella casa con vista lago. Finita la visita, una sofferenza perché non si sa mai come comportarsi e sopratutto perché non capiamo nulla di ciò che loro dicono, è arrivata finalmente l'ora di pranzo (alle 15 di pomeriggio...ma ormai ci siamo abituati). Dopo aver girogavato un po' in centro città alla ricerca di un buon ristorante ne troviamo uno gestito dai belgi. La scelta si rivela azzeccata: piatti enormi e cibo molto buono! Direi che stasera niente cena. Solo Consuelo ha una brutta esperienza: addenta un pomodoro con ripieno pensando che sia salsa rosa, e invece è Pilipili ovvero il peperoncino rwandese. Poverina mi sa che le portiamo proprio sfiga io e Martina. 
Dopo mangiato è ora di ritornare a Musanza e così ci mettiamo in strada pieni come uova. 
Purtroppo diventa buio presto e i fari dell'auto non sono un gran ché ...però la nostra mitica Consuelo riesce a guidare fino all'ostello in maniera impeccabile stando incollata ad un camion per vedere meglio la strada. 
Una volta a Musanza facciamo una doccia calda (finalmente) e ci godiamo la tranquillità del posto sorseggiando un thé e gustando le chiacchiere fatte fresche dai cuochi rwandesi di Alberto...una meraviglia. Poi andiamo a letto contenti e distrutti dalla giornata e dal lungo viaggio.

Il giorno dopo ci svegliamo abbastanza presto, facciamo colazione e ripartiamo in direzione di Kigali. Valutando un po' assieme ad Alberto abbiamo deciso che non possiamo permetterci (economicamente parlando) una gita sui vulcani ma optiamo per andare a visitare l'albergo dei "virunga" (vulcani) che c'è poco distante e dal quale si ha una bellissima vista. La strada non è delle migliori ma riusciamo comunque a raggiungerlo e il paesaggio è veramente stupendo. Da una parte ci sono i vulcani, purtroppo coperti in parte dalle nuvole, e dall'altra il lago. Decidiamo di rimanere un po' all'albergo aspettando che magari le nuvole si disperdono ma purtroppo non è così. Vabbé prendiamo un po' il sole in questo lussuoso posto dove una camera, per una notte, costa 1000 dollari!!!! 
Riprendiamo la strada per Kigali e invece di ripercorrere quella fatta il giorno prima ne prendiamo una che costeggia due laghi. Dovrebbe essere principale ma dopo aver sbagliato due volte direzione ed essere finiti fino alla frontiera dell'Uganda realizziamo che forse non è così. Finalmente, in un luogo chiamato Burera, riusciamo a trovare qualcuno che, dopo mezz'ora di racconto, ci indica la via giusta per Kigali e così prendiamo una strada di terra rossa e preghiamo che sia quella giusta. Il panorama è davvero magnifico: colline, laghi, bosco e natura ci accompagnano per la prima oretta di viaggio e noi entusiasti ammiriamo il tutto...notiamo che anche i paesini successivi si chiamano Burera ed iniziamo ad essere un po' confusi, dove siamo finiti? Di fatti anche le cose belle stancano e dopo due ore che percorriamo la stessa strada di terra rossa iniziamo a preoccuparci...anche perchè ogni centro abitato si chiama Burera e sembra non finire mai. In più non dovrebbe essere una strada nazionale? Procediamo fino al villaggio più vicino (BURERA!) e chiediamo informazioni. Ovviamente è Alain a chiedere e, da bravo rwandese, non si limita alla domanda: "Dov'è la strada per Kigali?" ma  chiede dove portano tutte le strade che vediamo...vabbé è questo il bello dei rwandesi :)
Capiamo che, purtroppo, è proprio questa la strada che dovrà riportarci a casa e quindi ci rassegnamo a vedere lago, terra rossa e alberi per altre due ore. A metà viaggio incontriamo le cascate di cui ci aveva parlato Alberto il giorno prima, belle ma impossibili da raggiungere a piedi! Dopo quasi quattro ore di viaggio, e aver girato TUTTE le mille colline del Rwanda, abbiamo perso ormai la speranza...siamo sperduti in mezzo alle colline e a paeselli disabitati dove le persone probabilmente non hanno mai visto dei bianchi. Finalmente raggiungiamo un villaggio un po' più grande e chiediamo dove sia la strada principale che conduce a Kigali. Un uomo ci dice che è proprio qua: manca meno di un minuto! Contenti proseguiamo e...il minuto dura una mezz'oretta ma finalmente raggiungiamo la strada asfaltata e così continuiamo più tranquilli e veloci fino a Kigali. 
Il viaggio di ritorno è durato forse il dobbio ma alla fine è stato divertente e almeno abbiamo visto la parte sperduta del Rwanda. Arrivati a casa ci docciamo, riposiamo un poco, e poi usciamo a cena. Questa sera tocca a uno dei ristoranti più vecchi e conosciuti di Kigali: Chez Lando. Il ristorante è pieno malgrado sia mercoledì...ma purtroppo i clienti non sono dei migliori: ai tavoli sono seduti molti uomini bianchi di mezza età accompagnati da prostitute che chiacchierano, bevono qualcosa, e poi spariscono nelle camere dell'hotel. Consuelo ci spiega che non era così fino a qualche anno fa ma che purtroppo la clientela è cambiata molto...peccato perché il ristorante è bello e si mangia bene :) Noi però ci godiamo comunque la serata ridendo e scherzando sul viaggio lunghissimo fatto oggi! 
Ed eccoci qui che con la solita nota culinaria concludiamo questi due giorni di viaggio verso il nord. Domani ci aspettano altre ore di macchina...ora è meglio andare a dormire buona notte a tutti :D

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