Venerdì mattina come progettato da tempo ci rechiamo alle 7 presso il porto di Rusizi. Alla vista del nostro traghetto-catorcio siamo un po' preoccupate ma ormai è tardi per tirarsi indietro :P
Ci avevano detto che il viaggio durava 3 ore, per cui quando alle 10 ci troviamo ancora in mezzo al lago decidiamo di chiedere verso che ora arriviamo. Ci rispondono alle 12.30. Per un istante ci viene da svenire anche perché stare così a lungo in un traghetto sovraffollato non è facile. Ci consoliamo però quando due altri Amazungo che devono andare a Gisenye (ovvero l'ultima città a nord del Kivu, Kibuye è circa a metà) ci domandano la stessa cosa e indovinate? Pure a loro avevano detto che ci avrebbero messo tre ore! PORI!!
Finalmente arriviamo in questo paesino, ci avevano detto che l'albergo si trovava abbastanza vicino al lago per cui ci incamminiamo evitando le moto. 20 minuti in salita sotto la stecca del sole e con i bagagli = morte assicurata. Infatti come arriviamo nel nostro alloggio siamo distrutte, ma poi ci osserviamo in giro e capiamo che siamo in un paradiso!!! Infatti ci troviamo su una "collina-penisola" e tutto attorno a noi c'è lago!! Anche dalle nostre misere camerette la vista è mozzafiato! Ci diamo una risciacquata veloce, una bibita dolce e gasata per recuperare un po' di energie e via: torniamo giù dalla collina per passeggiare un po' in questo nuovo luogo, tutto in riva al lago. Per la prima volta vediamo dei cani randagi integrati con gli abitanti. Gli vogliono bene e gli hanno pure dato dei nomi. A Cyangugu le persone non amano i cani e infatti non se ne vedono mai di giorno (stanno nascosti).
Di assurdo c'è che il 90% dei ragazzi di questo luogo come lavoro porta i turisti sulle isole vicine e infatti veniamo assalite da tutte queste persone che ci fanno proposte di viaggio e quant'altro. Ci mettiamo d'accordo con un tizio che ci sembra il più ragionevole (parlando di prezzi) e procediamo nel nostro cammino. Tra una cosa e l'altra si fa un po' tardi per cui con gran fatica recuperiamo 4 moto e facendoci fare un bel giro ci ripotano sulla nostra collina. A cena siamo così stanche che a fatica riusciamo a comunicare! Il traghetto ci ha messe KO. Così andiamo a dormire abbastanza presto in compagnia di un geco rumoroso.
Sabato
Al mattino, per la prima volta, ci svegliamo davvero presto. Forse per colpa della luce o dell''intuito, non si sa. Comunque usciamo dalla stanza ancora in pigiama e assistiamo all'alba! Infatti sono circa le cinque e mezza del mattino (quattro e mezza, ore svizzere). Si tratta di un momento magico e ce lo godiamo il più possibile. In seguito, dopo aver fatto una super colazione con le nostre compagne di viaggio, ci troviamo al cancello del nostro albergo Jackson, il ragazzo che per 10'000 franchi ruandesi (circa 12 euro) ci porterà a vedere le 7 isole. Saliamo sulla barchetta tutte felici e contente ma come ci troviamo lontane da riva, il simpaticone, ci dice di metterci d'accordo sul prezzo. A quel punto mi innervosisco un attimo e gli dico che il giorno prima ci eravamo già accordati sui 10'000.... e lui: a si ma quel prezzo è soltanto per un'ora e per l'isola che volete fare voi ce ne vogliono almeno due e mezza. In poche parole ci ha fregate. Alla fine ci arrabbiamo un attimo perchè il suo comportamento è stato molto scorretto. La sera prima tutto soci a dirci che per 10'000 vedavamo tutte e 7 le isole e poi ....fregateee. Fa nulla, alla fine gleine lasciamo 20'000 e buona notte. Il tipo, vedendoci molto nervose fa una tappa extra su un Peace Island (con una spiaggia caraibica) che in teoria non era compresa nel prezzo e poi via dirette verso quella dei PIPISTRELLI.
Arrivate la, il secondo ragazzo che lavorava sulla barchetta sparisce nel bosco. Ci dicono di aspettare 5 minuti ed esattamente dopo quel lasso di tempo sentiamo delle urla provenienti dall'isola e uno stormi di mille, duemila pippistrelli si solleva in cielo e incomincia a volare in cerchio sopra di noi. Lo spettacolo è incredibile. Sono abbastanza grandi, circa come dei conigli...Eli è tutta entusiasta di essere riuscita a vedere questi animali bellissimi. Ci incamminiamo sulla collina per poter osservare i pipistrelli anche dall'alto. La vista è mozzafiato e il paesaggio attorno unico. Nel scendere le nostre due amiche riscontrano un po' di problemi perchè essendo in giro con le All Star (anzichè delle scarpe più adeguate), cotinuano a scivolare e sono costrette ad assumere un ritmo da bradipo.
Tornate sulla barca, tutte felici di quanto visto, ci facciamo accompagnare dal tipo al molo di un albergo bellissimo che ci hanno consigliato di visitare per fare il bagno. Infatti come a Rusizi pur essendoci lago ovunque i luoghi per fare il bagno "in sicurezza" sono pochi, soprattutto per le ragazze (essere in bikini in mezzo ai rwandesi non è proprio il nostro sogno). Ci tuffiamo e prendiamo il sole come se fossimo al mare e ci godiamo la tranquillità di questo luogo... Dopo pranzo ritorniamo sulla spiaggetta per prendere ancora un po' di sole ma purtroppo arriva la pioggia e ci troviamo costrette a ripararci sotto un ombrellone. Il sole dell'equatore non scherza: siamo già abbastanza color pomodoro.
Il tempo passa e appena smette un attimo di piovere decidiamo di incamminarci verso casa (strada che si è poi rivelata più lunga di quello che pensavamo). Ci sentiamo un po' le mamme delle due belga perchè oltre ad aver dato loro la merendina abbiamo dovuto provvedere nel fornirle una mantellina per la pioggia che ci avanzava ed un ombrello. Ci sentiamo organizzate e preparte il che ci solleva l'autostima.
Rientrate a casa, dopo la doccia gelida e non avendo camminato abbastanza, ci spostiamo dall'altro lato delle colline verso la cittadina. Il nostro intuito ci dice che cercare l'ufficio dei bus e prenotare è una buona idea. E PER FORTUNA CHE LO ABBIAMO FATTO!! Il mattino dopo era pieno zeppo!!!
Comunque, tornando all'ultima sera a Kibuye, incontriamo, sulla strada di ritorno in albergo, un ragazzo con il quale in inglese ci raccontiamo un po' di cose... Dopo un po' gli chiediamo da dove viene eeee... SVIZZERA: canton Arau! Ci viene da ridere tantissimo e gli diciamo di aggregarci a noi per cena (è in viaggio da solo). Si tratta di una persona divertente ed abbiamo apprezzato la sua compagnia e le sue storie!
Domenica:
Il rientro di domenica è andato bene: rispetto al traghetto ci abbiamo impiegato due ore in meno e anche il costo è stato più basso. Abbiamo quindi avuto l'occasione di vedere di sfuggita un'altra regione di questo paese altrettanto stupefacente! Purtroppo essendo su un bus pienissimo non siamo riuscite a fare delle belle foto di quanto visto ma cercheremo di ricordarcelo a mente: tantissime tonalità di verde, un lago enorme che si espande tra una collina e l'altra e il rosso scuro: il colore della terra!
A casa siamo distrutte ma le soprese non sono finite: notiamo per caso che sul biglietto del nostro volo di ritorno hanno cambiato una data. La partenza da Kigali è spostata di un giorno, il 17 (al posto che il 16), con arrivo in Belgio il 18 mentre che la coincidenza per Milano rimane il giorno previsto ovvero il 17. In pratica è impossibile prendere quel maledetto aereo e, ancora peggio, il visto scade il 16!! Per cui ora mentre io sto scrivendo il blog di queste giornate l'Eli sta cercando di risolvere questo problemino.
Vi terremo aggiornati :P
p.s. Le foto le aggiungeremo domani...ciaoo