sabato 28 novembre 2015

GIORNO 79: donazioni

Ciao a tutti,
visto la somma ricevuta, molto superiore alle nostre aspettative, abbiamo deciso di scrivervi quali saranno i progetti che finanziamo:
- Panchie con schienale da mettere fuori dalla sala di terapia, in modo che i bambini e le rispettive mamme abbiamo un posto in cui sedersi che non sia il pavimento. Inoltre questo renderebba la sala di riabilitazione più libera perchè ci sarebbe una sorta di "sala d'aspetto" all'esterno.
- Seggiole di tre differenti dimensioni per i bambini: queste sedie speciali fabbricate da un falegname locale eviterebbe ai bambini disabili di stare sempre seduti per terra. Infatti al di fuori del dormitorio al momento utilizzano delle taniche d'acqua vuote.
- Pagne (stoffe) per tutte le mamme e donne del centro: si tratta del loro vestito locale, utilizzato anche come asciugamano, coperta, porta bebè, cusciono, nastro... insomma, lo usano proprio per tutto.
- Legna per il centro: abbiamo notato che la legna per la cucina (fondamentale) sta per finire, finanzieremo dunque il nuovo carico con trasporto.
- VALENTIN: si tratta di un bambino abbandonato dai genitori che purtroppo al momento non ha nessuna persona di riferimento. Con i soldi raccolti possiamo permetterci di pagare una tata che si occupi completamente di lui per un anno. Si tratta di una donna che vorremmo conoscere e alla quale daremo specifiche indicazioni sul suo ruolo.
- Mangiare: lasceremo al centro 50 kg di riso, patate e fagioli per i loro pasti. In più prenderemo i pesciolini del Kivu che loro tanto amano (al punto che se li mangiano anche a colazione). 
- Uscita ultimo giorno: essendo i bambini e le loro mamme chiuse nel centro da tre mesi come ultimo giorno andremo ai laghi termali tutti insieme. Finanzieremo i tre bus e tutto il mangiare della giornata.

GRAZIE A TUTTI

giovedì 26 novembre 2015

GIORNO 77/78: la promenade

Mercoledì e giovedì:
In questi giorni la stagione delle piogge sembra essersi dimenticata di esistere...il sole splende e saranno 30 gradi. Così decidiamo di aprofittarne e portare i bambini a fare un giretto e vedere un po' com'è il mondo fuori dal centro. Le strade non sono il massimo per questo motivo molti dei bambini devono essere portati in spalla...Ci incamminiamo verso il lago e il Congo (icongo e amazi secondo Vale). Per strada tutti ci osservano: una comitiva di Amazungo e bambini disabili non si vede tutti i giorni. Una delle bimbe si ferma a salutare e a parlare con tutti gli autisti dei bus...una scena molto carina. 
Una volta arrivati al lago ci sediamo sulla riva per riposare osservando il Congo e il bellisismo paesaggio che vediamo, con l'acqua e il tramonto. Ci divertiamo ad osservare anche dei ragazzini che, accaldati, si divertono a lanciarsi in acqua e a fare a gara a chi spruzza di più. Ridendo proponiamo un bel bagnetto anche ai bimbi ma nessuno vuole: tutti hanno abbastanza paura dell'acqua.
Ad un certo punto vediamo cinque donne che nuotano nel fiume con in testa i vestiti...come delle anatre. Il terapista ci spiega che vengono dal Congo e che, probabilmente per evitare la dogana, stanno attraversando il fiume per tornare a casa. Effettivamente dopo pochi metri salgono sull'altra sponda e si rivestono felici.
Quando il sole inizia a tramontare decidiamo che è ora di rientrare al centro. I bambini sono veramente felici e vederli così riempie di gioia il cuore. È incredibile come, malgrado le poche cose che hanno, riescano a prendere la vita con felicità e a godersi ogni attimo con il sorriso. È veramente bello vederli ridere e divertirsi così...è una cosa che fa riflettere...

Questa sera, verso le 19 andiamo al centro perché dobbiamo fare un incontro con degli inglesi e con Sr.Regine. L'incontro salta perché la suora si è dimenticata, così ne aprofittiamo per andare a salutare i bambini e le mamme. Vedere il centro di notte fa uno strano effetto, è tutto diverso e un po' inquietante. Anche i bambini restano un po' destabilizzati nel vederci a quell'ora...alcuni non realizzano nemmeno che siamo noi. Eppure siamo bianche e visibilissime anche di notte :P
Dopo averli salutati auguriamo a tutti buon appettito e andiamo a cena anche noi, affamate come sempre! (ormai l'avrete capito che il cibo ha un ruolo importante nella nostra avventura).

Prima di congedarci e andare a dormire ci teniamo a ringraziare tutte le persone ch, con gran cuore, hanno fatto delle donazioni per il nostro progetto. Nel post di domani vi racconteremo in che modo abbiamo deciso di utilizzare i vostri soldi che stanno dando una grandissima mano al centro e ai bambini.
GRAZIE DI CUORE! Siete fantastici!
Ciaooo 





GIORNO 76: terza lezione

Oggi c'è la terza lezione con le mamme: il teme è la mobilizzazione. Nel pomeriggio arriviamo puntuali, più o meno, al centro e ci rechiamo nei dormitori dove i bambini stanno facendo il sonnellino e giochiamo un po' con quelli svegli, in attesa del fisioterapista. Lui infatti è l'unico modo per poter comunicare con le mamme e spiegare a loro i concetti importanti per la riabilitazione del figlio. Una volta arrivato Alexis ci rechiamo tutti nella sala e aspettiamo il "silenzio" per incominciare.
Quando i diversi bambini presenti smettono di piangere e urlare, iniziamo. Prima di spiegare cos'è la mobilizzazione e a cosa serve facciamo un paio di domande per capire quanto già sanno le mamme. Con grande sorpresa scopriamo che non hanno molto in chiaro cosa sia e quindi decidiamo di partire da zero. Durante tutta la lezione le mamme stanno molto attente e fanno domande per capire. Questo ci rende felici perché ci indica che loro hanno bisogno di spiegazioni e che vogliono capire come fare per curare i propri figli. Dopo la parte teorica passiamo a quella pratica: tutte le mamme sono molto impegnate e chiedono se quello che stanno facendo sia giusto oppure no. Noi, con gesti e poche parole, cerchiamo di correggerle nel migliore dei modi. I bambini non sono troppo entusiasti di essere trattati nel pomeriggio e molti scoppiano a piangere facendo diventare la situazione abbastanza comica.
Alla fine della lezione una mamma ci ringrazia moltissimo per quello che abbiamo spiegato oggi e ci dice che è importante per loro conoscere questi concetti base in modo da poter trattare il proprio bambino anche una volta tornata a casa. Questa sua affermazione ci riempie di gioia e capiamo che, anche solo per poco, siamo state utile e qualcosa di buono abbiamo fatto per loro.
Qua sotto mettiamo qualche foto della lezione:




lunedì 23 novembre 2015

GIORNO 75: il pane (:

Oggi con i bimbi ci trasformiamo in panettieri. Nel pomeriggio portiamo tutti gli ingredienti nella loro cucinina del centro e prepariamo il materiale. Poi, con l'aiuto della suora, chiamiamo i bimbi più grandi ed iniziamo a cucinare. Primo ingrediente: la farina! Ovviamente ne va ovunque e i primi bambini iniziano a fare casini ma non ci disperiamo ed iniziamo ad aggiungere anche l'acqua, il latte, lo zucchero, il sale e le uova. I bambini si divertono e pasticciano ma è questo il bello.
Ora è il momento di impastare e tutti abbiamo le mani sporche ed impiastricciate ma ci divertiamo un mondo...e oltretutto è molto terapeutico impastare ed usare le mani per toccare sostanze diverse dal solito. Quando la pasta è pronta la dividiamo in 20 porzioncine e chiamiamo gli altri bimbi con le mamme e tutti diventano degli artisti nel creare le forme più strane. Una volta finite le pagnottine bisogna lasciarle lievitare...poi sarà la volta del forno e, l'indomani, dell'assaggio! Speriamo in bene....ora il pane è in forno e sembra crescere e cuocere bene. L'odore è invitante! Vi faremo sapere...
Ciaoo e scusate se ancora una volta vi abbiamo parlato di cibo (:





GIORNI precedenti: foto del week end


VIAGGIO D'ANDATA LUNGO IL KIVU:











                                        (traghetto all'inizio non ancora affollato)


A KIBUYE
















DAL NOSTRO HOTEL:





domenica 22 novembre 2015

GIORNO 72/73/74: KIBUYEEEE

Venerdì mattina come progettato da tempo ci rechiamo alle 7 presso il porto di Rusizi. Alla vista del nostro traghetto-catorcio siamo un po' preoccupate ma ormai è tardi per tirarsi indietro :P
Ci avevano detto che il viaggio durava 3 ore, per cui quando alle 10 ci troviamo ancora in mezzo al lago decidiamo di chiedere verso che ora arriviamo. Ci rispondono alle 12.30. Per un istante ci viene da svenire anche perché stare così a lungo in un traghetto sovraffollato non è facile. Ci consoliamo però quando due altri Amazungo che devono andare a Gisenye (ovvero l'ultima città a nord del Kivu, Kibuye è circa a metà) ci domandano la stessa cosa e indovinate? Pure a loro avevano detto che ci avrebbero messo tre ore! PORI!!
Finalmente arriviamo in questo paesino, ci avevano detto che l'albergo si trovava abbastanza vicino al lago per cui ci incamminiamo evitando le moto. 20 minuti in salita sotto la stecca del sole e con i bagagli = morte assicurata. Infatti come arriviamo nel nostro alloggio siamo distrutte, ma poi ci osserviamo in giro e capiamo che siamo in un paradiso!!! Infatti ci troviamo su una "collina-penisola" e tutto attorno a noi c'è lago!! Anche dalle nostre misere camerette la vista è mozzafiato! Ci diamo una risciacquata veloce, una bibita dolce e gasata per recuperare un po' di energie e via: torniamo giù dalla collina per passeggiare un po' in questo nuovo luogo, tutto in riva al lago. Per la prima volta vediamo dei cani randagi integrati con gli abitanti. Gli vogliono bene e gli hanno pure dato dei nomi. A Cyangugu le persone non amano i cani e infatti non se ne vedono mai di giorno (stanno nascosti).
Di assurdo c'è che il 90% dei ragazzi di questo luogo come lavoro porta i turisti sulle isole vicine e infatti veniamo assalite da tutte queste persone che ci fanno proposte di viaggio e quant'altro. Ci mettiamo d'accordo con un tizio che ci sembra il più ragionevole (parlando di prezzi) e procediamo nel nostro cammino. Tra una cosa e l'altra si fa un po' tardi per cui con gran fatica recuperiamo 4 moto e facendoci fare un bel giro ci ripotano sulla nostra collina.  A cena siamo così stanche che a fatica riusciamo a comunicare! Il traghetto ci ha messe KO. Così andiamo a dormire abbastanza presto in compagnia di un geco rumoroso.

Sabato


Al mattino, per la prima volta, ci svegliamo davvero presto. Forse per colpa della luce o dell''intuito, non si sa. Comunque usciamo dalla stanza ancora in pigiama e assistiamo all'alba! Infatti sono circa le cinque e mezza del mattino (quattro e mezza, ore svizzere). Si tratta di un momento magico e ce lo godiamo il più possibile. In seguito, dopo aver fatto una super colazione con le nostre compagne di viaggio, ci troviamo al cancello del nostro albergo Jackson, il ragazzo che per 10'000 franchi ruandesi (circa 12 euro) ci porterà a vedere le 7 isole. Saliamo sulla barchetta tutte felici e contente ma come ci troviamo lontane da riva, il simpaticone, ci dice di metterci d'accordo sul prezzo. A quel punto mi innervosisco un attimo e gli dico che il giorno prima ci eravamo già accordati sui 10'000.... e lui: a si ma quel prezzo è soltanto per un'ora e per l'isola che volete fare voi ce ne vogliono almeno due e mezza. In poche parole ci ha fregate. Alla fine ci arrabbiamo un attimo perchè il suo comportamento è stato molto scorretto. La sera prima tutto soci a dirci che per 10'000 vedavamo tutte e 7 le isole e poi ....fregateee. Fa nulla, alla fine gleine lasciamo 20'000 e buona notte. Il tipo, vedendoci molto nervose fa una tappa extra su un Peace Island (con una spiaggia caraibica) che in teoria non era compresa nel prezzo e poi via dirette verso quella dei PIPISTRELLI.
Arrivate la, il secondo ragazzo che lavorava sulla barchetta sparisce nel bosco. Ci dicono di aspettare 5 minuti ed esattamente dopo quel lasso di tempo sentiamo delle urla provenienti dall'isola e uno stormi di mille, duemila pippistrelli si solleva in cielo e incomincia a volare in cerchio sopra di noi. Lo spettacolo è incredibile. Sono abbastanza grandi, circa come dei conigli...Eli è tutta entusiasta di essere riuscita a vedere questi animali bellissimi. Ci incamminiamo sulla collina per poter osservare i pipistrelli anche dall'alto. La vista è mozzafiato e il paesaggio attorno unico. Nel scendere le nostre due amiche riscontrano un po' di problemi perchè essendo in giro con le All Star (anzichè delle scarpe più adeguate), cotinuano a scivolare e sono costrette ad assumere un ritmo da bradipo.
Tornate sulla barca, tutte felici di quanto visto, ci facciamo accompagnare dal tipo al molo di un albergo bellissimo che ci hanno consigliato di visitare per fare il bagno. Infatti come a Rusizi pur essendoci lago ovunque i luoghi per fare il bagno "in sicurezza" sono pochi, soprattutto per le ragazze (essere in bikini in mezzo ai rwandesi non è proprio il nostro sogno). Ci tuffiamo e prendiamo il sole come se fossimo al mare e ci godiamo la tranquillità di questo luogo... Dopo pranzo ritorniamo sulla spiaggetta per prendere ancora un po' di sole ma purtroppo arriva la pioggia e ci troviamo costrette a ripararci sotto un ombrellone. Il sole dell'equatore non scherza: siamo già abbastanza color pomodoro.
Il tempo passa e appena smette un attimo di piovere decidiamo di incamminarci verso casa (strada che si è poi rivelata più lunga di quello che pensavamo). Ci sentiamo un po' le mamme delle due belga perchè oltre ad aver dato loro la merendina abbiamo dovuto provvedere nel fornirle una mantellina per la pioggia che ci avanzava ed un ombrello. Ci sentiamo organizzate e preparte il che ci solleva l'autostima.
Rientrate a casa, dopo la doccia gelida e non avendo camminato abbastanza, ci spostiamo dall'altro lato delle colline verso la cittadina. Il nostro intuito ci dice che cercare l'ufficio dei bus e prenotare è una buona idea. E PER FORTUNA CHE LO ABBIAMO FATTO!! Il mattino dopo era pieno zeppo!!!
Comunque, tornando all'ultima sera a Kibuye, incontriamo, sulla strada di ritorno in albergo, un ragazzo con il quale in inglese ci raccontiamo un po' di cose... Dopo un  po' gli chiediamo da dove viene eeee... SVIZZERA: canton Arau! Ci viene da ridere tantissimo e gli diciamo di aggregarci a noi per cena (è in viaggio da solo). Si tratta di una persona divertente ed abbiamo apprezzato la sua compagnia e le sue storie!

Domenica:
Il rientro di domenica è andato bene: rispetto al traghetto ci abbiamo impiegato due ore in meno e anche il costo è stato più basso. Abbiamo quindi avuto l'occasione di vedere di sfuggita un'altra regione di questo paese altrettanto stupefacente! Purtroppo essendo su un bus pienissimo non siamo riuscite a fare delle belle foto di quanto visto ma cercheremo di ricordarcelo a mente: tantissime tonalità di verde, un lago enorme che si espande tra una collina e l'altra e il rosso scuro: il colore della terra!

A casa siamo distrutte ma le soprese non sono finite: notiamo per caso che sul biglietto del nostro volo di ritorno hanno cambiato una data.  La partenza da Kigali è spostata di un giorno, il 17 (al posto che il 16), con arrivo in Belgio il 18 mentre che la coincidenza per Milano rimane il giorno previsto ovvero il 17. In pratica è impossibile prendere quel maledetto aereo e, ancora peggio, il visto scade il 16!! Per cui ora mentre io sto scrivendo il blog di queste giornate l'Eli sta cercando di risolvere questo problemino.
Vi terremo aggiornati :P

p.s. Le foto le aggiungeremo domani...ciaoo

GIORNO 71: welcomeee

Oggi pomeriggio al centro disabili è arrivato un gruppo di inglesi in visita. Nella piccola palestra avevamo preparto un percorso ginnico per i bambini (modestamente parlando, bellissimo), ma come sono entrati questi altri "umuzungu" tutte le mamme del centro hanno voluto entrare con i loro mille figli per mostrarli sedendosi lungo tutti i materassi della nostra attività. Per cui, il nostro bellissimo progetto, si è terminato 15 minuti dopo l'inizio.
Per fortuna che gli inglesi erano felicissimi e hanno fatto tantissime foto. Per salutarli alla fine le mamme hanno cantato una canzone e noi a ballare con i bambini :)

Siamo state tanto con due ragazzi presenti al centro che si occupano dei loro fratellini, in particolare del più piccolo: ha 12 anni. Alloggerà presso il centro occupandosi della riabilitazione del bambino e nel tempo libero è spesso dietro al centro che si occupa di tagliare la legna con l'ascia. Inosmma, a casa nostra un impegno del genere a 12 anni è abbastanza impossibile da immaginarsi.







FOTO PRIMA:


FOTO DOPO: 


La foto del ragazzino di 12 anni con il  fratellino disabile e della nonna che si occupa del bis-nipotine:




mercoledì 18 novembre 2015

GIORNI 68/69/70

Ci è stato detto che parliamo troppo di cibo per essere in Africa :P
Durante il racconto di questi tre giorni vi accontentiamo parlando di Consuelo che è tornata e di.... LAVORO :)
Consuelo, è rientrata Lunedì ad Nkanka, suo villaggio. Per mezzora ci ha parlato  di tutte le lasagne che ha mangiato e a noi veniva da piangere nell'ascoltare. Quanto ci manca il nostro cibo. Ah vabbè, avevo detto che non avremmo parlato di mangiare quindi ritorno sugli argomenti prestabiliti: 
Con Consuelo siamo riamste a parlare ore al ristorante Rubavu, ci siamo aggiornate su tutto quello che è successo nell'utlimo mese e abbiamo riso come delle matte. Ci fa prorprio bene parlare con lei. Poi ora che è giusto giusto tornata da Bergamo ha proprio un accento fortissimo e ci fa morire dalle risate :) Abbiamo anche rivisto suo marito, ci ha fatto stra piacere anche perchè è proprio una cara persona.  
Ma nel frattempo stiamo anche lavorando tantissimo, infatti al centro sono arrivati tanti bambini nuovi e quindi ci tocca sgobbare di più. Al mattino le terapie procedono come sempre, durante i pomeriggi invece ci sono le varie attività da noi proposte.  Da quando con la suora siamo riuscite ad organizzare tutto in maniera più precisa e dettagliata sta funzionando a meraviglia e si sta rispettado bene il programma. Certo abbiamo sempre un po' di problemi di comunicazione ma ormai siamo abituate e non ci facciamo quasi più caso.
Lunedì pomeriggio abbiamo proposto delle attività sensoriali: abbiamo fatto sperimentare ai bambini diverse sensazioni al tatto e l'ambiente era molto rilassante. Diciamo che più o meno l'attività è uscita come l'avevamo pensata per cui eravamo felici. 
Martedì pomeriggio Elisa ha avuto la sua presentazione sullo sviluppo motorio. La suora stava per bidonare perchè era molto stanca ma avendole ricordato che lei stessa aveva insistito per questa presentazione ed avendo già saltato la mia sull'autismo di settimana scorsa è arrivata. Ci siamo un po' rimaste male perchè avrà fatto un centinaio di sbadigli e abbiamo anche il dubbio che si sia quasi addormentata, però  fa niente. 
Oggi pomeriggio invece abbiamo fatto la seconda lezione alle mamme. Abbiamo parlato di posizionamenti (come sistemare i bambini da sdraiati, da seduti, come sistemare cuscini, come prevenire lesioni...). Anche oggi siamo state contente della riuscita perchè sia la parte teorica iniziale che quella pratica finale sono state molto partecipate con numerosi interventi.
Siamo stupite da quanto i genitori partecipino a queste lezioni essendo loro di natura persone molto riservate. 
Quindi tutto sommate siamo contentissime e a malincuore iniziamo a relaizzare che manca pochissimoooo :(