lunedì 14 dicembre 2015

GIORNO 89: Giornata in capitale



Ci svegliamo con il CALDO.  Si sta male… non siamo più abituate a questo calore di prima mattina. Ci prepariamo tutti insieme e via, si parte verso la zona dei meccanici per dare un aggiustino alla macchina di Consuelo. Come dice lei, si tratta di un mondo a parte: interessantissimo  ed allucinante allo stesso tempo. Si vedono cose impossibili da descrivere e impossibili anche solo da concepire ;)
Dopo questa esperienza unica nel suo genere decidiamo di recarci in banca dove ci aspettano i casini burocratici. Con sorpresa però vediamo che per la prima voltanon c’è  nessuna sorpresa!! I soldi ci sono e riusciamo per la prima volta a prelevare senza 800 casini. Per pranzo ci troviamo in un locale che si chiama Simba, molto gettonato in questa città. Abbiamo infatti appuntamento con Mario, il ragazzo di origine messicane, che però di fatto è americano, che ha svolto uno stage a Perugia per cui parla bene l’italiano… ecco, ci troviamo e parliamo un po’ di come è andato l’ultimo -stressante- periodo.  Prima di salutarci facciamo un giro in un nuovissimo palazzo li accanto e scopriamo una piccola europa. In questo edificio ci sono infatti le prime scale mobili del Rwanda e il marito di Consuelo si sente a disagio nel salirci non avendone mai viste!
Scopriamo però un po’ di Africa anche in questo modernissimo posto: mentre saliamo e scendiamo con un ascensore di vetro (vista stupenda) ci accorgiamo che i numeri che premiamo non corrispondono a quelli che reali: Schiacciando il piano terra finiamo al -2 in una zona scantinata ci mettiamo un po’ nel ritornare a quello effettivamente voluto!
Dopo aver fatto un altro giretto per la città abbiamo riaccompagnato Alain a casa, che poverino a stare in giro con tre donne stava impazzendo. Prima però abbiamo fatto tappa in un negozio di bidoni per l’acqua. Infatti a casa non ce né e bisogna arrangiarsi con quelli… Per evitare di farceli rubare dal pick-up noi due giovincelle ci siamo fatte il viaggio dietro con i bidoni pronte a proteggerli da eventuali malintenzionati. Si è trattata di un esperienza divertente anche perché a Kigali alla gente non capita spesso di vedere delle bianche in un rimorchio per cui avevamo una fila di moto taxi che ci seguivano ridendo.
Nel tardo pomeriggio ci rimettiamo in marcia e partiamo verso l’Hotel  Milles Collines, quello del film “Hotel Rwanda” più precisamente. Ci mettiamo un bel po’ nell’arrivare perché ci perdiamo sulla collina della casa del presidente. Le guardie ci avranno visto passare 20 volte con il nostro pick-up dai mille rumori anomali…già bello che non ci hanno arrestate. Finalmente arrivate a destinazione abbiamo notato di come l’ingresso di questo albergo sia rimasto sempre lo stesso e la sensazione di passare da  li era strana… all’interno però è cambiato tutto: l’arredamento è super lussuoso e qualsiasi cosa si voglia bere o mangiare costa tantissimo!
Per cena andiamo in un altro albergo dotato di una terrazza SUPERBELLISSIMA con una vista su tutta la città e con prezzi più moderati rispetto all’altro.
Stanchi morti della giornata arrivati a casa sveniamo praticamente a letto!

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